Convento con cantina, suona davvero bene. Il convento del 1670 dei Servi di Maria è il Centro Studi Biblici G. Vannucci e si trova nel delizioso paese di Montefano, sulle colline maceratesi. I frati che ci vivono sono solo due, padre Riccardo Ferez, spagnolo che parla un italiano perfetto, e padre Alberto Maggi, autore di saggi epubblicazioni tra cui “Di questi tempi. Un inno alla vita per riscoprire la gioia di ogni giorno “ appena uscito per Garzanti.
La cantina è quella che si trovava all’interno del convento e che il restauro iniziato nel 2009 e durato 4 anni, ha riportato agli antichi splendori. Il convento però oggi non produce più il vino ma ne fa omaggio ai fedeli che due volte al mese arrivano numerosi, più di 300 alla volta, alle conferenze organizzate dai frati. Un’idea di marketing straordinaria: al posto del santino offrire una bottiglia di vino, il Rosso Piceno doc Conti degli Azzoni (70 % Montepulciano e 30 % San Giovese).
Con le offerte ricavate dal vino, i frati hanno pagato e continuano a finanziare i lavori di ristrutturazione della chiesa del 1703 annessa al convento dedicata a San Filippo Benizi. Ma allora chi ha finanziato la produzione del vino? Il vino esce dalle cantine Conti degli Azzoni, minuti a piedi dal convento, un esempio di imprenditorialità, mecenatismo e amore per il territorio.
Ma non è tutto, c’è ancora un’ultima sorpresa: l’etichetta del Rosso Piceno offerta dai frati è dedicata a Sant’Eresia (prima annata il 2017). “L’etimologia di eresia rimanda a scelta e quindi saper scegliere”, spiega padre Perez, “non ha il significato che gli attribuiamo oggi”. A questo punto, che le motivazioni siano culturali, artistiche, religiose, enologiche o antropologiche, una visita al convento e alla cantina è un'ottima "medicina" per il copor e lo spirito.