16gen 2019
PIZZA LA LADY MILLENARIA | UNA BUONA PIZZA IN ALTO ADIGE
Articolo di: Giuliana Fais

Pizza: tutti la amiamo, tutti sappiamo, o supponiamo, di saperla preparare. Ma conosciamo veramente i suoi segreti, gli equilibri che la rendono, verosimilmente, portatrice di felicità e star internazionale del food?

 

Ebbene, per meglio comprenderne l’essenza, siamo andati a curiosare in una vera pizzeria, uno di quei luoghi in cui, prima di creare un menù, si studiano a fondo materia prima e tecnica, per un risultato, diciamo noi, da standing ovation. Abbiamo voluto mettere le mani in pasta e intrufolarci ad un workshop su pizza e focaccia organizzato da Francesco Previati e Marie Theiner, titolari della Pizzeria Soul Food di Scena, alle porte di Merano e Francesco Luigi Carusi, giovanissimo panificatore di Carrara.

 

Esattamente qui, scattando qualche foto, abbiamo compreso il senso della pizza, paragonabile a un panorama che si apre ai nostri occhi a 180°: il cielo terso e l’imponenza benevola delle Alpi sono fonte d’ispirazione. L’alchimia perfetta di una pizza non è casuale, ma dettata dalla sapienza e dalle mani di colui che le dá vita. La scelta delle farine, il dosaggio perfetto dei vari ingredienti, la temperatura dell’acqua, per passare poi al tempo, sono determinanti per la quadratura del cerchio. Per non prescindere poi dalla chimica, che chiarisce le logiche della fermentazione e della maturazione dell’impasto, l’azione dei lieviti e la forza delle farine e i tanti misteri della maglia glutinica, . Abbiamo scoperto che, in poche parole, noi consumatori abituali di pizza, non ne sappiamo nulla e siamo abbagliati da falsi miti, che ruotano intorno ad essa. “Il sale non deve essere aggiunto insieme al lievito!!” oppure “meglio aggiungere un po’ di zucchero al lievito!”, per passare poi a “facciamo maturare l’impasto 120 ore, per una pizza digeribile” o “meglio l’impasto con pasta madre”: veritá, mezze veritá o proprio bufale??

 

Chi produce pizza e panificati si scontra di continuo con il mercato e la diffusa disinformazione del consumatore che, abbracciando le mode del momento, avanzano richieste spesso in contrasto con principi e valori di produzione. Ma è osservando le bolle di un impasto che matura, che iniziamo a comprendere il fascino di questo mondo e l’incapacità di allontanarsene, sin dal primo incontro.


Francesco Luigi e Francesco raccontano il loro percorso sorridendo, con travolgente trasporto, ed è impossibile non rimanere intrappolati nel reticolo delle loro emozioni, un po’ come il glutine, che, dall’unione di farina e acqua, sprigiona il suo carattere tenace.

 

Qui, da Ferrara a Scena, Francesco Previati ha virato dalla fisioterapia all’arte bianca, lasciandosi guidare unicamente dall’istinto e dalla vocazione per gli impasti. Non ne sapeva nulla, ma sperimentando e studiando ha raggiunto la meta. E non si ferma al primo traguardo. La new entry nel menù del Soul Food è la pizza contemporanea, proposta in diverse varianti, tutte giá divise in spicchi, conditi uno ad uno con materie prime attentamente selezionate: un invito alla condivisione, sperimentando accostamenti sorprendenti e mai scontati. E cerca ogni giorno nuovi spunti tra i lieviti, sfornando anche panettoni e pane fresco. Perché la pizza, diciamocelo, non è semplicemente una pietanza, ma una vera e propria filosofia di vita, in cui tutto ruota intorno a mani sporche di farina, lievitazione e rispetto del tempo.

 

Mangiare una buona pizza è un privilegio, prepararne una degna della sua fama una missione. Da almeno due secoli rappresenta l’italianità nel mondo. Protagonista di un viaggio in cui accompagna l’uomo sin dal Neolitico, quando, priva di lievito, era una schiacciata di cereali, cotta direttamente sul fuoco. Per passare poi dall’Egitto, per arricchirsi del lievito e trasformarsi in una sorta di focaccia. Arrivando infine nell’Antica Roma, dove assunse la nota rotondità e farina vera all’interno del suo impasto. Intorno all’anno Mille alcuni scritti ne confermano l’identità, come oggi la conosciamo. Nel sedicesimo secolo se ne diffuse il consumo in Italia: a Napoli veniva arricchita con strutto oppure olio, aglio e sale ed era appannaggio del popolo, per la sua estrema economicità. Un vero e proprio street-food dell’epoca, snobbato dalla nobilitá fino al diciannovesimo secolo. Solo nel XVII secolo la pizza incontrerà il pomodoro, per celebrare una delle unioni piú riuscite nella storia della gastronomia. La sua diffusione globale non conobbe sosta e con l’avvento delle pizzerie raggiunse ogni angolo del pianeta.

 

Oggetto di interpretazioni, anche improbabili, versioni adattate alle mode del momento, alle esigenze del mercato, versioni gourmet, varianti vegane, per intolleranti, versioni “senza” e versioni “con”, pizza in teglia, pizza in pala, pizza napoletana, fina, alta, morbida, croccante, integrale, non c’è limite alla sua versatilitá. La piú trasformista delle pietanze, insignita nel 2017 del titolo di patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco. E per la pizza napoletana nel 2010 è stato emanato un disciplinare, che ne tutela l’unicitá e ne sancisce modalitá di preparazione, natura e origine degli ingredienti e tempi di cottura, decretandola specialità tradizionale garantita (STG).

 

Ma quale sarà il futuro della pizza? Siamo convinti che, confermando i traguardi giá raggiunti, non smetterà di sorprenderci, come cibo dell’anima e per l’anima, fedele e un po’ ruffiano.
Per il momento consigliamo di alimentare la vostra curiosità, magari prendendo parte ad un corso di pizza e lievitati, in cui troverete risposta ai vostri dubbi sulla pizza: “Perché non lievita?” “Perché è pesante?” “Perché è dura?”……tanto per cominciare.
L'unica risposta certa che ci sentiamo di dare oggi è che niente fermerà l'esercito buono della pizza, nemmeno le bombe. Perché le buone azioni, quelle dettate dell’anima, hanno un'identità trasparente e fiera.

 

Per gustare una buona pizza, e non solo, durante una trasferta in Alto Adige:
Pizzeria Soul Food 

1

2

3

Indirizzo : Alte Strasse 12 Scena
Articoli Simili
I più letti del mese
FAÌVE ROSÉ BRUT, NINO FRANCO. L’ESTATE È ROSA
Faìve è la definizione dialettale di faville , le piccole fiammelle di fuoco che si staccano da un grande falò e danzano nel cielo. Faìve è il nome del Rosé Brut di casa Nino Franco: Merlot, Cabernet Franc, metodo Charma... Leggi di più
UNA, DIECI BOTTIGLIE PER PAPÀ: VINI, LIQUORI, DISTILLATI
Sì, anche il papà ha la propria festa. Non è festeggiata come quella della mamma, è come dire, "facoltativa" perché se ci si dimentica non succede nulla. Ma il papà, se festeggiato, è ovviamente contento e magari di nasc... Leggi di più
ESPERIENZA LAZIALE 50° FISAR 1972-2022 E VILLA SIMONE
Il patron Piero Costantini era menzionato nella pubblicazione di Luigi Veronelli vignaioli storici di cui ho una copia gentilmente inviatami da Luigi, firmata.   Ormai una rarità, il Cannellino è un vino “in via ... Leggi di più
EAST MARKET, TORNA DOMENICA 17 MERCATINO VINTAGE CON FOOD MARKET
Al via domenica 17 febbraio un nuovo appuntamento con East Market, il mercatino vintage milanese dedicato a privati e professionisti, dove tutti possono comprare, vendere e scambiare. 300 selezionati espositori da tutta ... Leggi di più
KLANBARRIQUE: GENESI DI UNA CANTINA DI… BIRRA!
Il Birrificio Italiano è uno dei birrifici storici del panorama artigianale italiano, fondato da Agostino Arioli, il fratello e altri soci nel lontano (per il giovane movimento italiano) 1996. Tanti altri birrifici, in q... Leggi di più
FESTIVAL DELLE BIRRETTE: A MARE CULTURALE URBANO
A mare culturale urbano,  a Milano, dal 22 al 24 marzo 2019 torna il  Festival delle birrette: tre giorni, a ingresso libero, all’insegna di ottima birra artigianale e un programma speciale dedicato a Milano capita... Leggi di più
UNA QUESTIONE DI GOLA: "GOLA GOLA" FESTIVAL A PIACENZA
Piacenza non è solo la città romana fondata per contrastare la discesa in Italia di Annibale nel 218 a. C., non è solo la città medioevale con 100 chiese, 100 palazzi e 100 castelli in provincia. Piacenza è crocevia di a... Leggi di più
FOODLAB, L’AZIENDA ITALIANA CHE AFFUMICA I SALMONI, E NON SOLO
Percorrendo la millenaria Via Emilia (una di quelle arterie pensate e realizzate dal grande ingegno romano, in questo caso il console Marco Emilio Lepido, 2200 anni fa) vuol dire fare un viaggio in una sequenza di frutte... Leggi di più
ALLA MILANO WINE WEEK PROCLAMATI I WINEHUNTER AWARD PLATINUM 2019
Proclamati a Milano i nomi dei 25 vincitori di The WineHunter Award Platinum 2019 della categoria Wines e Old Vintage Collection Ante 2011.   The WineHunter Award è il premio di eccellenza ed alta qualità assegnato ann... Leggi di più
TIMORASSO DERTHONA GRUE POMODOLCE 2016
Il Piemonte, per certi versi anche la Toscana, evoca grandi vini rossi. I bianchi però non mancano e oltre a quelli famosi come l’Asti o l’Alta Langa, ve ne sono altri noti ai wine lover, ma non ai più.   T... Leggi di più
We use cookies to improve our website and your experience when using it. Cookies used for the essential operation of this site have already been set.