01feb 2020
OLIO OFFICINA FESTIVAL 2020. L’OLIO DEI POPOLI
Articolo di: CityLightsNews

Olio Officina Festival - il grande happening dedicato agli oli da olive e ai condimenti, giunto alla nona edizione - celebra il 60° anniversario della categoria merceologica "olio extra vergine di oliva" e il 10° anno di attività del progetto culturale Olio Officina, ideato da Luigi Caricato.

 

Due anniversari nel nome di un alimento/condimento universale che lega popoli e culture tra loro differenti. Non a caso il tema portante della nuova edizione è proprio “L’olio dei popoli”, e, in occasione di queste importanti ricorrenze, Olio Officina Festival sarà per la prima volta a ingresso libero.

 

Un ricco programma, come per le precedenti edizioni per la tre giorni di Olio Officina Festival, da giovedì 6 a sabato 8 febbraio. In questo caso si tratta della nona edizione, con tema portante “L’olio dei popoli”. Teatro dell’evento è sempre il Palazzo delle Stelline, dove gli incontri, i laboratori di assaggio, le mostre d’arte e tutte le attività si svolgono distribuite in sei sale e nel chiostro interno. Per la prima volta Olio Officina Festival è a ingresso libero, salvo le sessioni delle scuole di assaggio, dove per ragioni organizzative è richiesto un numero limitato di partecipanti per ciascuna sala. Dopo il successo degli anni passati, questa volta le sale dedicate agli assaggi sono ben tre.

 

Ci sono gli assaggi di olio in purezza, ma anche degli oli in abbinamento, l’assaggio delle olive da tavola e dei paté, come pure sessioni dedicate all’olio e al gelato e occasioni per apprezzare l’olio con finger food inusuali. Si prevedono pertanto tre giornate intense, con due punti fermi: innanzitutto la celebrazione dei sessant’anni dall’introduzione della categoria merceologica “olio extra vergine di oliva”, motivo per il quale si è pensato di prevedere l’ingresso libero alla manifestazione, aprendola così a un pubblico più ampio. E poi, non meno importante, l’altro punto fermo è il decennale della fondazione di Olio Officina, l’unico polo culturale presente in Italia intorno all’olio da olive e ai condimenti. Non è un caso che Poste Italiane sarà presente con un proprio spazio in cui è possibile, per tutti i collezionisti filatelici, usufruire di due annulli dedicati ai 60 anni dell’extra vergine e ai 10 anni di Olio Officina.

 

Come sempre OOF 2020 si sviluppa su tre giorni: giovedì 6 febbraio, a partire dal pomeriggio, solo in sala Leonardo, dove tra l’altro saranno assegnati i premi Olio Officina Cultura dell’olio a sei personalità del nostro tempo; venerdì 7 e sabato 8 febbraio sono invece i due giorni cardine, centrali del festival: si va dalle 9 del mattino fino alle 19.30, in un lungo non stop. Nel chiostro sarà possibile degustare gli oli provenienti da diverse regioni italiane, e in una sala specifica venerdì 7 febbraio gli oli del resto del mondo, perfino gli extra vergini giapponesi, una rarità. Cresce intanto l’attesa per la nuova collaborazione con l’Istituto europeo del Design. Saranno infatti gli allievi dello IED di Milano a interpretare con illustrazioni e videoclip il tema portante della nona edizione di OOF: “L’olio dei popoli”.

 

Olio Officina Festival 2020 - Nona edizione - Milano - 6/8 febbraio 2020
Giovedì 6 febbraio: ore 16.00 – 19.30 - Venerdì 7 e sabato 8 febbraio: ore 9,00-19.30 Palazzo delle Stelline, corso Magenta 61, Milano.
Ingresso libero
Degustazioni euro 5 da prenotare cliccando qui 
Website: www.olioofficina.com
Hashtag: #oof2020
Info:  e-mail Tel: 02.8465223


Ufficio Stampa
Chiara Fossati & Maly Foschi: 347.7362313 - chiarafoxa@gmail.com

 

 

SPAZIO AI MILLENNIALS
Come sempre Olio Officina punta sui giovani talenti. Quest’anno è la volta degli allievi dell’Istituto Europeo del Design di Milano. Sono loro a sviluppare e interpretare il tema “L’olio dei popoli”, ricorrendo al linguaggio delle immagini e dei video. La collaborazione tra IED e Olio Officina, così come con altre accademie nelle precedenti edizioni del festival, è espressione di un progetto a lungo termine che punta a creare nuove formule di comunicazione rispetto a un prodotto millenario come l’olio da olive. A parlarne per lo IED, in tutti e tre i giorni della manifestazione, Daniela Brambilla, Paolo d’Altan, Stefano Goitre e Alexandra Grosse; e con loro il Creative Director Antonio Mele, il curatore dell’iniziativa.
 
GASTROMANIA
In un periodo storico in cui si parla, si scrive e si rappresenta per immagini il cibo, c’è chi apre una seria riflessione incentrata sul valore dell’educazione al gusto. E la scrittrice Rosalia Cavalieri, autrice di numerosi saggi su linguaggi della sensorialità, affronta con una relazione molto circostanziata il tema della gastromania oggi dilagante, un atteggiamento che sta dilagando e che non comporta alcun approfondimento culturale, né muove da scelte informate e consapevoli di ciò che si mangia, né tantomeno poggia su una fondata competenza sensoriale, ma resta solo il frutto (spesso) di improvvisazioni. È possibile ascoltare la professoressa Cavalieri giovedì pomeriggio, alle 17.30

 

LA RAPPRESENTAZIONE SCENICA
Sempre giovedì, alle 18, c’è una performance da non perdere. L’olio come si sa, nei ristoranti viene spesso emarginato, confinato in oliere anonime, peraltro fuorilegge, e non si presta la necessaria attenzione. Allora si è pensato di metter in atto un momento dedicato, dal titolo “L’olio è servito. Sul palco”, con una rappresentazione scenica senza precedenti, che si spera possa essere emulata e presa a modello. Ci sarà infatti la rappresentazione scenica del servizio di degustazione dell’olio così come dovrebbe avvenire all’interno di una sala ristorante o di un hotel. A dare dimostrazione di una nuova tendenza che si vuole sia sperimentata da tutti, vi è Francesca Raviola, maître di Palazzo di Varignana, dove in uno dei ristoranti presenti nella struttura, “Aurevo”, l’olio viene effettivamente servito e raccontato con grande competenza e professionalità. Un esempio virtuoso da seguire.
 

PREMI OLIO OFFICINA CULTURA DELL’OLIO
Come ogni anno si individuano alcune tra le personalità di spicco del nostro tempo, per assegnare loro un premio. Quest’anno a ricevere il riconoscimento sono gli imprenditori oleari Antonio Mela (Frantoio Sant’Agata d’Oneglia; che tra l’altro presenta proprio in contemporanea l’extra verine monovarietale Taggiasca “Musicale”, dedicato ai 70 anni del Festival di Sanremo), Cristina Santagata (Santagata 1907) e Lucio Carli (Olio Carli e Mediterranea), quest’ultimo anche in veste di presidente di Onaoo, la più antica scuola di assaggiatori d’olio; e con loro anche Tullio Forcella, il direttore generale di Federolio, la Federazione nazionale del commercio oleario, nonché il biochimico Massimo Cocchi e lo scrittore Guido Conti.

 

SCENARI PER IL NUOVO VENTENNIO
Che cosa ci riserva il futuro? A OOF 2020 si procede con un percorso che parte dal passato, con il quindicinale L’Osservatore Oleario (anni 1959-1974) fino a giungere al 1960, con l’introduzione della categoria merceologica “olio extra vergine di oliva”, nell’analisi storica di Tullio Forcella, direttore di Federolio; per passare poi al valore dei sensi per l’assaggio dell’olio, con il presidente della scuola di assaggio Onaoo Lucio Carli, il quale prende in esame un altro aspetto chiave, decisivo per la storia degli extra vergini, a partire dal 1991, quando con il regolamento comunitario 2568, e in particolare con l’allegato XII, si introduce la valutazione sensoriale come parametro discriminante per individuare la qualità degli oli e si ribalta di lì in avanti la storia olearia mondiale con una crescita esponenziale della qualità degli oli. L’olio extra vergine nella sua espansione geografica che varca ogni confine incontrando nuovi consumatori è un altro tema significativo per capire il futuro, e ne parlano l’imprenditrice Cristina Santagata e un altro personaggio di punta, Antonio Mela. Oltre poi ai risvolti salutistici, esaminati in dettaglio dal biochimico Massimo Cocchi, che tra l’altro presenterà anche il libro La valigia dei ricordi. Racconti scientifici e d’amore, edito da Olio Officina.

 

60 ANNI DI EXTRA VERGINE
Per una occasione così unica saliranno sul palco i principali protagonisti del comparto oleario per comprendere, a partire da un anniversario così importante, cosa ci attende per il futuro. Da tempo si mette in evidenza come vi sia la necessità e anche l’urgenza di concepire una nuova classificazione merceologica, più in linea con la contemporaneità, visto che vi è stato un salto qualitativo enorme ed evidentemente sorge l’esigenza di rinnovare. Con l’occasione saranno portate avanti nuove evidenze e richieste, come per esempio quella di liberare dalle maglie della burocrazia un prodotto così ontologicamente “naturale” e unico, trattandosi di fatto di una semplice spremuta di frutto. Tanti gli imprenditori e i rappresentanti delle organizzazioni di categoria che racconteranno lo stato dell’arte e quale olio ci attende in questo ventennio appena iniziato.


DRAMMA SOTTOCOSTO, UN MERCATO AVVILITO
Non tutto è oro ciò che luccica. Se è a tutti gli effetti un grande alimento, da tutti universalmente ritenuto un functional food, il mercato tuttavia non riesce ad assegnare il giusto valore a un prodotto come l’olio extra vergine di oliva cui, addirittura una corrente di pensiero attribuisce a buon diritto il ruolo di alimento “nutraceutico”. Nonostante ciò, malgrado le grandi virtù riconosciute dalla scienza, viene di fatto minacciato il valore e l’onorabilità stessa degli oli. L’occasione dei 60 anni dell’extra vergine è anche quella che ci consente a maggior ragione di dire stop al sottocosto praticato in maniera selvaggia dalla Grande distribuzione organizzata. Possibili soluzioni e alternative ci sarebbero, e proprio per questo a OOF 2020 si elaborerà un documento ufficiale da porre all’attenzione dei buyer della Gdo. A discuterne vi sono tra gli altri il direttore generale di Assitol Andrea Carrassi, il direttore commerciale di Salov Mauro Tosini, l’analista di mercato Daniele Tirelli e altri imprenditori del settore.

 

MARKETING E BUROCRAZIA
Il marketing non può essere castigato dalla burocrazia. Il vecchio vizio di comminare sanzioni, o di minacciarle, inibisce le aziende e svilisce la vena creativa della comunicazione e del marketing. Su come uscire dallo stato di impasse determinato da un atteggiamento maldestro delle Istituzioni, sarebbe il tempo di intervenire. A trattare il tema insieme con Luigi Caricato è Chiara del Vecchio, di Palazzo di Varignana. Mentre, un altro degli aspetti di stretta attualità, riguarda le difficoltà nell’esportare olio in Germania. A parlarne è Valentina Cardone, di Chemiservice, la quale affronta una anomalia tutta tedesca, laddove usano la risonanza magnetica nucleare quale strumento di interferenza alla circolazione delle merci, nelle mani di laboratori tedeschi che lavorano in esclusiva mediante applicazione di metodi di analisi non ufficiali e pertanto non condivisi e inaccessibili, il tutto a spese della filiera italiana. Con la Cardone intervengono anche i principali esperti legali delle organizzazioni di settore. Sempre la Cardone, inoltre, interverrà su un altro tema importante, fornendo preziosi consigli su come entrare nei mercati internazionali affrontando le differenti legislazioni in materia di oli da olive.

 

LA QUALITÀ HA IL SUO BOLLINO
C’è sempre stato il tentativo di raggiungere le vette della qualità, nella produzione degli oli da olive, e di conseguenza si rende sempre più necessario organizzarsi in un “disciplinare di produzione” dai parametri severi, in modo che la qualità sia oggettivamente riconoscibile e certificata. Ecco allora l’adozione di un bollino internazionale per l’alta qualità degli oli extra vergini di oliva, frutto di una preziosa collaborazione tra due consorzi, Ceq Italia e QVExtra!, entrambi particolarmente sensibili alle produzioni d’eccellenza e che proprio per questo hanno stretto un accordo per condividere un bollino che favorisce una corretta ed efficace visibilità sul mercato. A raccontare questa esperienza frutto di anni di lavoro è Maria Grazia Minisci, presidente di Ceq Italia, insieme con Mauro Meloni, direttore di Ceq Italia.

ANNULLI FILATELICI
Venerdì 7 e sabato 8 febbraio, dalle ore 11 alle ore 17, nel chiostro di Palazzo delle Stelline sarà possibile ottenere gli annulli filatelici dedicati. Il primo, venerdì, è per i sessant’anni dell’olio extra vergine di oliva; il secondo, sabato, per il decennale del progetto culturale di Olio Officina. I due bozzetti, realizzati nel formato tondo, con due differenti immagini del Creative Director Antonio Mele, riproducono nel primo caso un'oliva incastonata, come fosse una pietra preziosa, in un anello, mentre nell’altro timbro è rappresentato un albero-matita in quanto, tra cielo e terra, l’albero dell’olivo riscrive ogni anno una storia millenaria e vuole sottolineare il decimo anniversario di fondazione di Olio Officina      
Per l’occasione sono state realizzate delle cartoline sulle quali sarà possibile apporre gli annulli speciali per farne degli oggetti da collezione filatelica. A questo proposito si segnala la scelta dei francobolli abbinati, ricaduta sull’emissione del 2006 dedicata alla giornata della filatelia che riproduce un bambino che tramite i francobolli gioca con un mappamondo (in linea con il tema l’olio dei popoli), mentre l’altro francobollo, del 2019, riproduce una mano che pianta un ramoscello d’olivo.

 

LE FORME DELL’OLIO
Un appuntamento ormai fisso è con il packaging e il design degli oli, come pure quello riguardante gli aceti. Venerdì 7 febbraio, nel pomeriggio, a partire dalle ore 14, ci sarà la premiazione della settima edizione del concorso Le Forme dell’Olio, oltre che della seconda edizione del concorso Le Forme dell’Aceto. Ormai è una tradizione argomentare intorno alla veste esteriore di bottiglie e confezioni. Da quando vi è questo concorso lo scenario è cambiato, le aziende hanno migliorato il pack adeguandolo alla qualità del contenuto, e così oggi finalmente qualità di contenitore e contenuto coincidono. Ciò non significa che si sia raggiunto l’obiettivo, c’è ancora molto da fare, ma lo studio dei materiali e l’innovazione creativa senza dubbio sono a buon punto. Tra i vari protagonisti saliranno sul palco i designer Mauro Olivieri, che è anche il presidente della giuria, e con lui Paolo Barichella, Antonio Mele e Alessia Cipolla. Ciò che è certo, è che quando la bottiglia d’olio è bella la si vende di più, e piace anche al consumatore.

 

ANNIVERSARI DI IMPRESE
A OOF 2020 ci saranno due imprese orgogliose della propria storia, le quali racconteranno sé stesse attraverso un percorso a ritroso nella memoria, delineando, a partire dall’oggi, anche le strategie future. Il primo anniversario (1860-2020) riguarda la famiglia Novaro, quella che dette luogo al celebre marchio Olio Sasso, appartenente oggi ad altra proprietà. La storica famiglia ligure di Imperia celebra 160 anni di impegno nel nome dell’olio e a salire sul palco è Giorgio Novaro. Mentre, l’altra storica impresa che festeggia un altro anniversario importante, è la Monini di Spoleto (1920-2020). A cento anni dalla fondazione a parlarne, anticipando cosa accadrà in questo anno di festeggiamento ci sarà invece Zefferino Monini.

 

L’OLIO PER LA DONNA
Venerdì alle ore 15 in sala Leonardo c’è “You, l’olio per te donna”, un progetto tutto al femminile di Sommariva Tradizione Agricola. A parlarne sul palco di OOF 2020 sarà la stessa ideatrice e promotrice, Alice Sommariva, e con lei la giornalista televisiva Francesca Carollo e la cantautrice e conduttrice televisiva Jo Squillo, dell’Associazione Wall of Dolls.  You è un olio evo monocultivar Taggiasca pensato per tutte le donne che ogni giorno combattono una propria personale battaglia, o contro una malattia, o contro la violenza fisica, psicologica e sessuale, o contro la discriminazione di genere o contro il body shaming. Le olive da cui l’olio viene estratto provengono da terreni appartenenti a donne e sempre da loro stesse coltivati. Il progetto ha una importante valenza simbolica, anche in ragione del fatto che parte del ricavato della vendita viene devoluto in beneficenza.

 

LABORATORI DI ASSAGGIO
In questa nona edizione la parte relativa alle sezioni dedicate agli assaggi si incrementano sensibilmente. Se l’ingresso alla manifestazione per la prima volta è libero, le sessioni di assaggio sono invece a pagamento, proposte al prezzo di 5 euro per ciascuna sessione. Ricca e variegata la proposta. Visto il tema portante del festival, “L’olio dei popoli”, particolarmente efficace è la proposta di due sessioni dedicate venerdì 7 febbraio agli oli dal mondo, a cura del capo panel e vicepresidente Onaoo Marcello Scoccia. Interessanti le provenienze degli oli che saranno messi in degustazione, si va dalla Spagna alla Grecia e alla Turchia, dalla Tunisia al Marocco, dal Cile all’Argentina, dall’Australia alla California, fino a considerare anche gli oli del Giappone e Israele. C’è modo di farsi una approfondita cultura delle diverse origini, soprattutto di quelle aree produttive più inconsuete. Per restare invece in Italia, c’è una apposita sezione dedicata a “L’olio nel bicchiere”, una serie di sessioni di assaggio comparate di oli provenienti da vari areali produttivi d’Italia, con lezioni a cura del centro culturale Casa dell’Olivo condotte dall’assaggiatore Francesco Caricato, un oleologo. Altrettanto interessanti, inoltre, le proposte di altri territori specifici, come le degustazioni comparate degli extra vergini dei colli bolognesi, pensate in attesa del conseguimento della Igp Colli di Bologna, con gli assaggi guidati di Gianandrea Ettorre, a cura di Palazzo di Varignana. Oppure gli oli della Basilicata, con la guida esperta degli assaggiatori Giovanni Lacertosa e Stefania D’Alessandro. Oppure gli oli della città di Vieste, esaminati nel bicchiere, in purezza, con la supervisione dell’assaggiatrice Sabrina Pupillo. E inoltre, il confronto con i differenti profili sensoriali di Carapelli Firenze, con la conduzione della sensorial specialist Marzia Migliorini; e un analogo confronto tra differenti profili sensoriali degli oli della linea di Salov a marchio Filippo Berio, a cura del master blender Daniele Piacenti. Altrettanto interessante la sezione programmata per sabato 8 febbraio, dal titolo “Gli oli dei vignaioli”, una degustazione comparata di oli provenienti da vari territori italiani, da olivi coltivati da produttori vitivinicoli con oliveti. Sono in tutto due sessioni a cura di Ais, l’Associazione Italiana Sommelier, condotta dal vicepresidente di Ais nazionale Roberto Bellini e dalla sommelier Yoko Nakajima. Senza trascurare un’altra interessante proposta: “I blend di oli Taggiasca a confronto. L’olio musicale”, sessione di assaggio guidata con vari blend del Frantoio di Santagata d’Oneglia, condotta da Francesco Caricato, Cristiana Mela, Serena Mela. Sono tre infine le sessioni di assaggio comparato di oli responsabili, perché ottenuti da produzioni di olivicoltori non professionisti. Tali assaggi sono intermezzati con letture di poesie. Conducono gli incontri Mimmo Lavacca e Anna Neglia, per l’associazione TerraSud e il progetto Olio di Famiglia, insieme con Antonio Giampietro, dell’associazione Olio ResponsAbile.

 

A SCUOLA DI ABBINAMENTI
Quest’anno cresce anche l’attenzione al corretto impiego degli oli, con la sezione di approfondimento denominata “A scuola di abbinamenti”. Si va dall’abbinamento classico tra oli e pani, con degustazione comparata tra pani e oli differenti, a cura di Aibi-Assitol, all’olio per i gelati, con all’esame tre tipologie di gelato realizzate con olio evo: dal gusto vegano al gusto tradizionale realizzati con olio evo al posto di grassi animali, al gusto all’olio da olive taggiasche, una specialità della gelateria Toldo Milano, a cura del mastro gelataio Antonio Cipriano.
Interessanti anche le due sessioni dal titolo “L’olio e il pesto. Dimostrazione pratica con assaggi”, dove l’olio Dop Riviera Ligure viene utilizzato nella preparazione del pesto con Basilico Genovese Dop. Entrambe le sessioni di assaggio sono a cura di Flavio Corazza.

 

SPAZIO ALLE OLIVE
Dopo il grande successo degli anni passati, tornano due appuntamenti per sabato 8 febbraio con gli assaggi guidati di olive da tavola, condotti da uno tra i massimi esperti internazionali, Roberto De Andreis, che tra l’altro per le edizioni Olio Officina ha pubblicato il volume L’assaggio delle olive da tavola.
Nella giornata di venerdì 7 febbraio, invece, vi è una degustazione orizzontale, comparata, di olive Taggiasche, condotta da Cristiana e Serena Mela del Frantoio di Sant’Agata d’Oneglia. Il confronto è interessante, perché sono in assaggio olive in salamoia, denocciolate, agrumate, candite ed essiccate.

 

 

SPAZIO AGLI ACETI
Non mancano ovviamente gli aceti a Olio Officina Festival. A raccontare e far degustare una molteplicità di tipologie è l’Acetificio Mengazzoli, con sedi a Levata Curtatone, in provincia di Mantova, e a Mirandola, in provincia di Modena. Si degusteranno pertanto alcune innovazioni di prodotto, come il Parpaccio, l’aceto solido da grattugiare, o gli aceti balsamici di Modena Igp, oppure, modulati in altre versioni, la crema di Balsamico o la perla di aceto Balsamico Igp, nonché i classici aceti di vino o gli aceti di vino monovitigno, come pure gli aceti di mele. Imparare a degustare e apprezzare gli aceti è un altro passo importate che il consumatore è chiamato a fare, perché non può rifugiarsi nella categoria merceologica “aceti” senza nemmeno curiosare tra le tante formulazioni e distinte qualità. A condurre gli assaggi guidati saranno Elda Mengazzoli ed Eleonora Vincenti.

 

 

NUOVE VISIONI GASTRONOMICHE
Non mancano le proposte più strettamente culinarie, come per esempio l’appuntamento di venerdì 7 con “Mixologist. L’olio dove non ti aspetti”, una sessione di assaggio condotta dal bartender Lucas Kelm, con Cristiana e Serena Mela del Frantoio di Sant’Agata d’Oneglia. Oppure, sempre lo stesso giorno, “Evotasting, minipercorso di degustazione in abbinamento al cibo”, una sessione di degustazione a cura di Costa di Sole, con Daniela Gatto e lo chef Luca Pizzocheri.
Infine, sabato 8 febbraio, vale la pena seguire “Una cucina senza sale, l’olio come alternativa. Degustazioni comparate”, una sessione di assaggio dimostrativa, allo scopo di far comprendere come si possa sostituire il sale ricorrendo all’olio extra vergine di oliva. Conducono lo chef Giuseppe Capano, autore del volume Senza sale, e l'oleologo Francesco Caricato, autore del volume Tutto sull'olio.

 

NUOVE TENDENZE
Sabato 8 febbraio in sala Leonardo è interessante l’apertura dei lavori sul tema sostenibilità ed economia circolare, con l’intervento di Alfonso Pascale. Come pure il focus su “Girasole alto oleico: moda o trend? Una attenta analisi di un olio di cui si sentirà parlare sempre di più. Dall'ascolto del mercato arrivano nuovi progetti di filiera, a supporto dell'agricoltura sostenibile e con il contributo della tecnologia. Non si tratta di un olio da olive, dunque, ma di un olio di girasole ad alto contenuto in acido oleico. L’approfondimento è a cura di Carlo e Paola Tampieri.

 

EXTRA VERGINE 60 +
La professoressa Tullia Gallina Toschi, dell’Università di Bologna, sarà presente sabato 8 febbraio per una conversazione sul tema “L’olio del profumo e del desiderio”. È pronto anche l’hashtag per l’occasione: #extravergine60+. Il suo intervento affronterà questioni per nulla marginali. Per esempio: quali sono le qualità di un olio straordinario, che non siamo mai riusciti a spiegare davvero per quello che è? Forse gli aspetti salutistici, che diamo per scontati, abituati come siamo a vedere la bottiglia di extra vergine - talora quasi anonima - nelle nostre cucine o nei ristoranti? Un maggiore risalto alle proprietà sensoriali, quando ci troviamo ancora alla sbarra nella diatriba tra olio “medicinale” ed extra vergine leggero? Dopo 60 anni di extra vergine e in un panorama non più mediterraneo ma mondiale, abbiamo tutti gli elementi e per analizzare l’olio. In laboratorio? Certamente. Ma anche decostruendolo insieme. Desiderandolo o a facendolo desiderare per quello che deve essere. Profumato di oliva fresca o matura, delicato o acceso, amaro come il cardo, pungente di mandorla o dolce di camomilla. L’olio su ogni ingrediente di valore. L’olio non mascherato. L’olio come medicina o per la medicina. L’olio per la pelle e sulla pelle. L’olio più desiderato e da proteggere al mondo. L’olio vergine ed extra vergine di oliva.

 

L’APPPROCCIO SENSORIALE
Veicolare una corretta cultura dell’assaggio dell’olio è importante, ed ecco il ruolo delle stesse aziende, che nel nome dell’alta qualità si dotano, all’interno delle proprie strutture, non soltanto di laboratori per le analisi, ma anche di sale panel per la valutazione sensoriale. È il caso di Dora Desantis, di Agridè, che tra l’altro presenterà anche il calendario dell’olio 2020, che quest’anno ha voluto dedicare proprio all’arte e alla scienza dell’assaggio. L’appuntamento è per sabato 8 febbraio.

 

IL TURISMO DELL’OLIO
Per una guida alla corretta comprensione del significato di “turismo dell’olio”, anche alla luce della nuova legislazione in materia, vengono messi in evidenza i buoni esempi di Garda, Liguria e Puglia. Si va da Laura Turri che interviene sul tema “La cura del territorio, tra gli olivi e i frantoi che diventano attrattiva e polo culturale”, all’assessore del comune di Vieste Dario Carlino, il quale interviene su “La settimana dell’olio a Vieste e su come rendere fruibile il territorio e aprirlo al grande pubblico”; per finire con Alessandro Giacobbe, del Consorzio dell’olio Dop Riviera Ligure, che racconta l’iniziativa “Oliveti aperti”, un nuovo modo di scoprire l’olio a partire da dove nasce la materia prima.
La Liguria è inoltre protagonista con il presidente di Ais nazionale il sommelier Antonello Maietta, e con lui il presidente del movimento culturale TreDream, Flavio Lenardon.

IL SACRO LUOGO DEL FRANTOIO
Come ogni anno a OOF si celebra il sacro luogo in cui le olive, da corpo vegetale solido, si tramutano per estrazione meccanica in corpo liquido. Qui è il teatro del futuro, dalle olive si giunge all’olio. Ed ecco una lucida analisi storica, con gli interventi su “Frantoi da olio nel bacino del Mediterraneo. L’officina olearia, il processo produttivo e le macchine”, da parte dell’archeologo industriale Antonio Monte. E, sempre Monte, insieme con Michele Brucoli, della Regione Basilicata, l’intervento sul tema “Frantoi da olio in Basilicata. Un patrimonio da conoscere, recuperare, valorizzare”.
A Olio Officina Festival si guarda però al futuro, ed ecco pertanto l’incontro con uno dei massimi esperti di frantoi, Domenico Fazio, che a nome di EVM, questa realtà che progetta frantoi avveniristici, orientati alla massima qualità, ripensa la produzione anche in funzione dei cambiamenti climatici. Una vera scommessa sul futuro.

 

L’OLIO È CULTURA
Sabato 8 febbraio all’insegna della cultura. Non si poteva certo trascurare la letteratura, e con Francesca Salvagno, che è una produttrice d’olio nel Veneto, della sua famiglia il noto e apprezzato Frantoio per Olive Salvagno, a Nesente Valpantea, a Verona, ma anche attrice, che legge una selezione accurata di testi letterari in cui l’olio è protagonista.
L’olio, inoltre, è anche confronto con il passato, con Maria Novaro presidente della Fondazione Mario Novaro, che interviene su “L’olio dei popoli. Quando tutto iniziò nell’Ottocento”; e per restare al passato, Manuela Guatelli presenta un libro illustrato di cui lei stessa è coautrice, Lattine italiane per olio di oliva. Collezione Guatelli 1860-1960, pubblicato da Silvana Editoriale.
Tra i libri che saranno presentati anche N2O – Declinazioni con il sifone, dello chef Danilo Angè, che tra l’altro interverrà sul tema “L’uso del sifone per aromatizzare gli oli”.
Di libro in libro, è poi la volta, sempre sabato 8 febbraio di Eat.Mi. Guida gastronomica etica alla ristorazione milanese. A presentazione il volume, che è anche un corso e un progetto, l’autore Valerio M. Visintin insieme con Aldo Palaoro e Jacopo Viganò, co-organizzatori del corso “Scrivere di gusto”, oltre che della stessa guida. Infine, spazio alla poesia di Bernardo Campagna, con la presentazione del volume Tu sei per me come questa luna piena, edito da Olio Officina.


FOCUS OLIO & RISTORAZIONE
Il carrello degli oli è il tema della terza edizione del Forum Olio & Ristorazione che si svolgerà lunedì 25 maggio a Milano, proprio al palazzo delle Stelline, ed è un evento che si inserisce nel progetto Olio Officina. A presentare tale appuntamento lo chef Giuseppe Capano e l’ideatore Luigi Caricato. Con l’occasione si presentano anche i volumi Tutto sull’olio (Olio Officina), di Francesco Caricato, e Senza sale, di Giuseppe Capano.

 

OLIVICOLTURA DI PRECISIONE

Nell’ambito di Olio Officina festival in sala Chagall, venerdì 7 febbraio, alle ore 11.30 Salov terrà una conferenza stampa sul tema “Olivicoltura di precisione e valorizzazione della biodiversità: siglando l’accordo di collaborazione tra Salov e il Cnr”. Seguiranno gli assaggi degli oli a marchio Filippo Berio, a cura del master blender Daniele Piacenti.


COMUNICARE L’OLIO

Siamo sicuri che un Paese come l’Italia sappia comunicare correttamente e in maniera efficace intorno all’olio da olive? “Comunicare l’olio, dai social network al brand journalism: le nuove frontiere della narrazione e dello storytelling per promuovere e dare valore al mondo olivicolo”, è il titolo dell’intervento di Anna Prandoni, giornalista e divulgatrice enogastronomica.


CONFERENZA SPETTACOLO
Si intitola “La cassetta degli attrezzi” e sul palco vi è lo scrittore, saggista e narratore, nonché agronomo Antonio Pascale, il quale racconta quanto sia cambiata l'agricoltura, cosa è successo al mondo, quali sono i benefici, quali i costi e con quali strumenti è possibile affrontare le sfide. Naturalmente, si parla di agricoltura di precisione, con accenni al crisper cas; e si dimostra anche che con un po' di innovazione si può abbassare di molto l'uso delle risorse

 

ARTE DA MANGIARE
Ormai è una consuetudine per Olio Officina Festival e l’appuntamento con l’arte si arricchisce sempre di novità. Ornella Piluso e Monica Scardecchia, in rappresentanza del movimento Arte da Mangiare Mangiare Arte, hanno organizzato una mostra collettiva – “Olio dei Popoli: arte mette al tappeto” - che si delinea su più fronti. Gli artisti che vi partecipano attraverso l’utilizzo di materiali e tecniche differenti presentano dei tappeti d’arte con i quali intendono far riflettere il pubblico sul valore del buon commercio, etico e responsabile, con l’olio che deve giocare un ruolo fondamentale, nella prospettiva di uno scambio che è prima di tutto culturale. Con Arte da Mangiare saranno inoltre presenti anche le mostre di due scuole, il Liceo Artistico Ambrogio Alciati di Vercelli, con il coordinamento dei proff. Angela Aceto, Diego Pasqualin, Tiziana Salé e Isabella Vitti, nonché il Liceo Artistico "Alessandro Volta" di Pavia, con la regia della prof. Ada Eva Verbena.

 

CARAPELLI FOR ART
Torna a OOF 2020 il progetto culturale di Carapelli Firenze, azienda che con questa iniziativa si apre a una nuova forma di mecenatismo. Con Carapelli for Art si entra infatti in uno scenario nuovo e a parlarne è il direttore marketing Matteo Sala. Il tema ispiratore dell’ultima edizione di Carapelli for Art è stato “l’unione, con l’incontro tra le varietà che porta a nuovo valore”, ovvero “la capacità dell'arte di armonizzare ciò che è differente”. Il premio Carapelli for Art è stato supportato dalle più importanti Accademie di Belle Arti d’Italia e d’Europa, quali l’Accademia di Brera, Roma, Foggia, G. Carrara, Torino, Granada, Firenze, Napoli, Versailles e dalla Laba di Firenze. Nell’ambito di OOF 2020 sarà possibile prendere visione, in particolare, dell’opera video Dreamwalker, dell’artista bresciano Andrea Zucchini, e di un’altra opera video, Wonderland, di Mehrnoosh Roshanaei, allieva all’Accademia Belle Arti di Bologna.

 

CAFFÈ LETTERARIO
Il Caffè letterario di Olio Officina, è un mondo che affascina. Situato nella sala Bramante, opera nei giorni 7 e 8 febbraio, venerdì e sabato. È a cura di Cisle, Centro internazionale di studi sulle letterature europee, FuoriAsse-Officina della Cultura e Ciseg, Centro internazionale di studi europei Sirio Giannini. Il venerdì la presentazione del libro di Sante Ambrosi, I paradossi di Don Milani, edito da Olio Officina. A seguire il convegno “Civiltà e Campagna: un ritorno al futuro?”, e per concludere dal pomeriggio alla sera un reading di poesia su natura/campagna.
Il sabato è dedicato al fumetto, una sessione di lavori che copre mattino, pomeriggio e sera, sotto il titolo “Approdi: quando il fumetto incontra la letteratura e viceversa”, con il coordinamento di Guido Conti e Mario Greco, alla presenza di un nutrito gruppo di fumettisti.

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